Tutto sul postmoderno by Renato Barilli

Tutto sul postmoderno by Renato Barilli

autore:Renato Barilli
La lingua: ita
Format: mobi, epub
editore: Guaraldi
pubblicato: 2013-09-10T22:00:00+00:00


La svolta del ‘68

Ma passo passo siamo ormai giunti al decisivo ’68, con i suoi moti di rivolta studentesca, che non hanno fatto segnare per nulla una rivoluzione di ordine politico. 17 Le vecchie democrazie parlamentari hanno retto all’urto e ristabilito il controllo della situazione. La rivoluzione è stata invece di carattere epistemologico, il “moderno” sistema fondato sull’industria pesante e sulla produzione esasperata di oggetti-merce è stato violentemente contestato, anche se, beninteso, esso è ancora con noi e alimenta l’infinito stuolo di supermercati che costellano ogni paese del pianeta.

Ma sappiamo che le tecnologie dominanti presentano per lo più la caratteristica di procedere in parallelo, di coesistere, non senza però che di volta in volta sia possibile vedere quale di esse è in crescita e quale in calo. Un po’ prima del ’68 avevano già fatto udire la loro voce coloro che di quella rivoluzione furono i profeti e teorici, a cominciare dal mio amatissimo McLuhan, che però aveva esordito con La sposa meccanica, ancora impostata sull’ossequio nei confronti del Dio automobile, così come stavano facendo i membri del Nouveau Réalisme.

Ma poi, con i già menzionati Gutenberg Galaxy e Understanding Media il Canadese aveva ben inteso che da quel momento in poi la tecnologia vincente era quella di specie elettronica, coi suoi caratteri tipici: il “freddo”, che vede la cooperazione congiunta, sinestetica, di tutti gli apparati sensoriali. La vista ormai deve fare un passo indietro rispetto ai suoi concorrenti, quali il suono, il tatto, il comportamento in genere con tutti i suoi attributi, dato che l’elettronica si sta dimostrando perfettamente in grado di registrare tutti quei valori alternativi, i verba non volano più via, come voleva un vecchio proverbio latino, ma restano, affidati agli audiotapes, mentre il video è pronto a impadronirsi dei movimenti, dando al cinetismo una ben più ampia possibilità di sviluppo, rispetto ai movimenti anchilosati consentiti dalle “machinette” di Le Parc e compagni.

Ma non è tutto, la tecnotronica trionfante impone il dato dell’enorme velocità della luce, che abbraccia quasi in simultanea ogni parte del pianeta, realizzando il “villaggio globale”. L’Occidente deve rinunciare ai pilastri sui quali aveva appoggiato il suo potere nell’età moderna, la tipografia è sempre più sostituita dalla scrittura affidata al computer, la prospettiva a sua volta non serve più, cessa il bisogno di “inquadrare” la visione, di riportare un’immagine conforme della realtà su una superficie piana, con la preoccupazione di calcolare scrupolosamente le distanze, visto che appunto il raggio visivo le cancella in un attimo. Tutto questo era già stato annunciato dalle avanguardie storiche, ma pur sempre secondo modalità deboli e timide, mentre ora questi dati di fatto acquistano un’incidenza reale e un’estensione illimitata.

Fino a quel momento i membri delle comunità extra-occidentali si erano vergognati dei loro sistemi di pittura primitiva, priva di senso delle proporzioni e delle distanze, nutrendo invece piena ammirazione per le rappresentazioni “ad alta fedeltà” dell’arte occidentale, nei cui confronti si erano comportati da scolaretti passivi, pur sentendole aliene alle loro tradizioni. Più in genere, era l’intero sistema dell’industrialismo pesante, fondato



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.